Foto: TV Capodistria
Foto: TV Capodistria

Sta quasi per giungere al termine la pausa estiva di Zona Sport, che ritornerà come di consueto da lunedì 25 settembre alle ore 19.25 circa (subito dopo il TG Tuttoggi) sugli schermi di TV Capodistria. Anche quest’anno il rotocalco sportivo della nostra emittente approfondirà i temi di attualità del mondo sportivo abbinandoli ad interviste, commenti e reportage su fatti e personaggi che hanno davvero qualcosa da dire. Nella prima puntata naturalmente parleremo, come stiamo già diffusamente facendo nei nostri TG, della festa slovena in seguito al trionfo ai campionati Europei di basket ottenuto battendo domenica nella finale di Istanbul la Serbia per 93 ad 85 in quello che è stato il primo derby ex-jugoslavo giocato nella finale della massima rassegna continentale. Il basket è, volenti o nolenti, lo sport nazionale sloveno, se non altro per proiezione del fatto che è lo sport per eccellenza della capitale ancora dai mitici tempi dell'Olimpija di Daneu e Bassin, unica realtà sportiva slovena che riuscisse a imporsi in ambito jugoslavo. E avere una nazionale competitiva in questo sport è sicuramente la cosa che più può infiammare l'orgoglio della popolazione slovena, prova ne sia la vera e propria migrazione di popolo che ha portato ieri ben 7000 sloveni a fare il tifo sulle gradinate del gigantesco palazzo Sinan Erden di Istanbul. La Slovenia ha avuto in passato squadre sicuramente più forti di questa che ha vinto ieri l'oro europeo, ma mai come stavolta ha avuto dalla sua parte, intanto un'eccellente guida tecnica da parte dell'allenatore serbo Igor Kokoškov, e poi una simile fiducia nei propri mezzi, una granitica, si dice in questo caso, unità d'intenti da parte di tutti i suoi giocatori e inoltre due leader del calibro del motivatissimo Goran Dragić, ostensibilmente alla sua ultima campagna in carriera con la nazionale, ieri 35 punti e miglior giocatore degli Europei, e del calibro del dono che la Slovenia ha avuto da parte degli dei del basket nelle vesti del 18-enne Luka Dončić, talento che sicuramente in Europa e forse al mondo in questo millennio non si era ancora visto. E quando, come ieri, Dončić è dovuto uscire per infortunio a 14 minuti dalla fine e Dragić era sulle ginocchia per il ritmo forsennato da invasato in missione che si era imposto, e i serbi si sono addirittura portati in vantaggio dopo essere stati sotto per tutta la partita, la voglia di vincere ha fatto sì che gli altri dessero anche più di quanto si pensava fossero capaci vincendo in modo esaltante e anche netto in un drammatico finale punto a punto. In definitiva la Slovenia di basket, con la fiducia dimostrata, con il gioco messo in mostra, con l'assoluto merito con il quale ha vinto, essendo stata sicuramente la squadra migliore del torneo finendo imbattuta dopo aver battuto per strada praticamente tutte le corazzate del basket europeo, deve, e speriamo che lo sia, essere d'esempio di come ci si comporta e di come si agisce anche in campi ben più importanti di quanto possa essere lo sport.