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La ministra slovena dell'istruzione Simona Kustec resta al suo posto. Con 41 voti contrari e 38 a favore, i deputati hanno infatti bocciato nella notte la mozione di sfiducia presentata dai partiti dell'opposizione. Per sfiduciare la Kustec erano necessari 46 voti.
I leader dei 6 paesi che tre giorni fa hanno sottoscritto una lettera aperta alla Commissione europea in cui chiedono sia fatta luce sulle disparità nella distribuzione dei vaccini all'interno dell'UE, si sono incontrati a Vienna, ospiti del cancelliere Kurz. Presenti all'incontro, oltre all'ospite di casa, gli omologhi di Slovenia, Bulgaria e repubblica Ceca, nonché da remoto, i premier di Croazia e Lettonia. Se il problema non sarà risolto, hanno detto, si rischia una crisi politica all'interno dell'Unione europea.
Per l'Agenzia europea del farmaco non ci sono indicazioni che il vaccino Astrazeneca abbia provocato gli eventi mortali che hanno indotto molti Paesi europei, tra cui la Slovenia, a sospendere la somministrazione del prodotto anglo-svedese. L'Ema, che giovedì prenderà una decisione definitiva, comunque sta conducendo un'analisi rigorosa. Analoga anche la posizione assunta dall'Organizzazione mondiale della sanità.
La Slovenia segue l'esempio di numerosi altri paesi europei, bloccando momentaneamente la vaccinazione con Astrazeneca. L'esecutivo attende le verifiche da parte degli organi competenti, come l'Agenzia mondiale per i medicinali. La sospensione è dovuta agli episodi di trombosi riscontrati dopo l'inoculazione del vaccino Oxford. Tra i paesi che oggi hanno deciso di interrompere la somministrazione, Italia, Olanda, Germania e Francia. Domani a discutere del vaccino anche l'Organizzazione mondiale della sanità.
A Lubiana è ancora in corso la sessione della Camera di Stato, con all'ordine del giorno la mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'istruzione Simona Kustec. Tra le principali accuse figura l'aver tenuto troppo a lungo le scuole chiuse. La mozione non dovrebbe avere i numeri per essere approvata, a sostenerla solo i partiti d'opposizione.
Sono scattati i nuovi controlli ai valichi di confine per contenere la diffusione del coronavirus. Diverse categorie - tra cui i lavoratori transfrontalieri - da oggi devono esibire in ingresso alla Slovenia un certificato di negatività al test covid non più vecchio di sette giorni. Ai valichi più grandi, tra cui Scoffie e Fernetti, sono stati organizzati dei centri appositi dove effettuare i test rapidi.
In Italia sono oltre 15 mila i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore, con un tasso di positività che supera il 7%. Primo giorno di lockdown nelle zone rosse, con negozi chiusi e città semideserte: così in Friuli Venezia Giulia, dove anche le scuole elementari sono alle prese con la didattica a distanza. Nella notte grave atto intimidatorio presso la sede romana dell'Istituto Superiore di Sanità: ignoti hanno dato alle fiamme l'ingresso principale del Palazzo.
Cauto ottimismo tra gli operatori turistici quarnerini in merito alle festività pasquali, da sempre ritenute l'inizio ufficiale della stagione di villeggiatura. Nonostante la difficile situazione, le aziende alberghiere non si arrendono, convinte che si possa riprendere nel migliore dei modi.
È passato un anno esatto dal primo decesso legato al coronavirus in Slovenia. Tutte le vittime della Covid-19 sono state ricordate in mattinata dai massimi vertici del paese. I contagi comunque non accennano a fermarsi, ieri positivo il 17% dei tamponi. Per prevenire la diffusione del virus da domani anche i transfrontalieri dovranno presentare il test negativo per poter entrare nel paese.
Sono stati pubblicati i risultati della prova di istituto, della prima edizione delle Competizioni di Lingua italiana - Lingua materna, rivolte a tutte le scuole della Comunità Nazionale Italiana in Croazia. Le Gare sono state organizzate dall'UI e dall'Agenzia per l'educazione e la formazione, in collaborazione con il Ministero della Scienza e dell'Istruzione della Croazia.
Recentemente la Comunità degli italiani "Giuseppe Tartini" di Pirano, in collaborazione con la locale scuola elementare italiana "Vincenzo e Diego de Castro", ha proposto una videoconferenza dedicata all'archeologia industriale della cittadina. Un'occasione, dunque, anche per visitare ciò che resta delle fabbriche e scoprire alcuni aspetti del passato industriale di Pirano.
Il governo ha rivisto la strategia di vaccinazione, prevista non soltanto per i cittadini sloveni, ma anche per coloro che hanno residenza o domicilio nel paese. Salgono nuovamente i casi di coronavirus, ieri il tasso di positività era del 22%; pochi comunque i tamponi processati.
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