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Dopo la chiusura per limitare la diffusione dei contagi, il governo sloveno ha dato il via libera ad un allentamento delle misure restrittive nel settore delle attività sportive, nel rispetto delle condizioni di base in materia di sicurezza sanitaria e igienica.
Si è ufficialmente conclusa la prima fase della ricerca a campione tenutasi in Slovenia per valutare la diffusione del coronavirus nel paese. In base ai dati ottenuti una persona su trenta sarebbe stata contagiata. Visti i numerosi allentamenti delle misure restrittive nel paese, resta il monito di non abbassare la guardia data l'elevata probabilità di una seconda ondata di contagi. Ieri intanto altre 3 persone sono risultate positive al tampone, mentre una persona è deceduta a causa della COVID-19.
Il governo ha pubblicato oggi la tanto attesa relazione sull'acquisto dei dispositivi di protezione per l'epidemia di COVID-19. In base al documento, 83 pagine che ora saranno sottoposte all'esame della Camera di Stato, l'esecutivo Janša punta il dito contro il precedente governo di Marjan Šarec, che avrebbe colpevolmente lasciato i magazzini sprovvisti dei dispositivi necessari per affrontare l'emergenza.
In linea con i paesi europei, la pandemia fa sprofondare anche l'economia slovena che già quest'anno perderà 7 punti di Pil. Lo indicano le previsioni della Commissione UE. Si teme anche un'impennata della disoccupazione. Alla fine di aprile le file dei senza lavoro si sono ingrossate di 14.419 nuovi disoccupati.
In Slovenia si registrano 6 nuovi contagi e una vittima da Covid-19. Intanto la coalizione di governo chiede la costituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta, che avrà il compito di indagare le modalità nelle procedure di acquisto di materiale sanitario protettivo e i provvedimenti adottati dalla Slovenia per limitare la diffusione del COVID-19. Sullo stesso argomento anche i 4 partiti dell'opposizione hanno inoltrato una propria richiesta di indagine.
Dopo due giorni di curva piatta in Slovenia sono tornati a salire i casi di coronavirus, ieri sono stati registrati 6 contagi. Intanto in attesa dei risultati ufficiali dell'analisi a campione effettuata nel paese, il ministro della salute, Tomaž Gantar, ha dichiarato che una persona su trenta ha contratto il coronavirus.
A causa del lockdown degli ultimi due mesi, il commercio al dettaglio in Slovenia rischia di pedere fino a 7 miliardi di Euro, ossia oltre il 20% del fatturato annuo. Sono le prime stime della camera di commercio. Gli esercenti chiedono al governo di consentire, come fatto dall'Austria, l'apertura dei negozi più piccoli situati nei centri commerciali.
Dopo quasi due mesi di chiusura causa il coronavirus, oggi in tutta la Slovenia hanno riaperto bar e ristoranti, anche se per ora solo quelli che dispongono di spazi all'aperto. Hanno ripreso con l'attività pure barbieri e parrucchieri. Rimangono comunque in vigore le misure precauzionali come la distanza tra le persone, l'utilizzo delle mascherine e l'obbligo di disinfettare continuamente locali e attrezzi del mestiere.
Per il secondo giorno consecutivo non si registrano nuovi casi di contagio nel Paese e scende anche il numero dei pazienti in terapia intensiva, ad oggi sono 20. Un morto per complicazioni da Covid-19 nelle ultime 24 ore fa salire il numero complessivo delle vittime a 97. È slittata intanto a domani la pubblicazione dei risultati dello studio nazionale sulla diffusione del virus.
Quella Istriana è la prima regione della Croazia ad essere stata raggiunta dal coronavirus, e da sabato è anche la prima ad essersene totalmente liberata. Ragion per cui il processo di riapertura graduale delle attività non sta subendo ritardi e la vita sembra tornare lentamente alla normalità. "Il virus, però, può tornare", avvertono dalla task force regionale, perciò "il rispetto delle misure anti-contagio è quanto mai necessario".
I partiti dell'opposizione hanno annunciato oggi una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'economia Zdravko Počivalšek. Sarebbe lui, questo il loro giudizio, il principale responsabile di tutta una serie di irregolarità nell'acquisto di materiale sanitario, come ventilatori polmonari e di altri dispositivi di protezione.
In Slovenia per la prima volta non è stato registrato nessun nuovo contagio, da quando, lo scorso 4 marzo, è stato riscontrato il primo caso di covid 19 nel paese. Purtroppo ci sono due nuovi decessi, ma i dati nel complesso, confermano che l'infezione è sotto controllo.
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