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I numeri delle infezioni da coronavirus rimangono stabili in Slovenia. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 11 nuovi contagi e 2 decessi. Intanto, nell'ambito dell'allentamento delle misure la responsabile del gruppo di lavoro del Ministero della sanità Bojana Beović ha invitato la popolazione alla prudenza e al rispetto delle misure protettive individuali. Sempre secondo la Beović la fine dell'epidemia non sarebbe così vicina
Con l'epidemia sotto controllo, in Slovenia a breve si prospetta un ulteriore allentamento delle misure restrittive. Oggi sono nuovamente consentite le visite nelle case per gli anziani, mentre lunedì riaprono varie attività artigianali e commerciali. I trasporti pubblici dovrebbero essere ripristinati l'11 maggio, mentre le scuole non riapriranno i battenti almeno fino al 18 dello stesso mese.
Un altro giorno senza nuovi contagi nella Regione Istriana, il 13.esimo di fila, non deve far abbassare la guardia. È il commento dell'unità di crisi regionale che ricorda il divieto di assembramento in questo weekend del Primo Maggio. Quanto alla seconda fase di allentamento delle misure restrittive prevista a partire da lunedì, quando dovrebbero riaprire parrucchieri ed centri estetici, una conferma verrà data sabato mattina.
Stando ai dati diramati oggi dall'Agenzia slovena per il lavoro, l'epidemia di coronavirus ha generato nel Paese almeno 13 mila nuovi disoccupati, con picchi tra la seconda metà di marzo e l'inizio di aprile che registravano la perdita giornaliera di 900 posti di lavoro. In sofferenza anche i conti pubblici, che nei primi tre mesi dell'anno registrano un deficit di 306 milioni di euro.
Da oggi in Slovenia è di nuovo consentito spostarsi da un comune all'altro. Restano però in vigore i divieti di assembramenti nei luoghi pubblici. I sindaci della costa salutano positivamente la revoca, mantenendo al contempo molta prudenza. Durante le festività del Primo Maggio, nelle mete turistiche c'è infatti da attendersi una maggiore presenza di ospiti.
In Slovenia prosegue il graduale allentamento delle misure restrittive per il contenimento del COVID 19, e da domani sara' possibile nuovamente spostarsi fuori dal proprio comune di residenza. Nel paese intanto i numeri delle infezioni rimangono sotto controllo. Nella giornata di ieri si sono registrati dieci nuovi contagi e tre decessi.
Oggi è il dodicesimo giorno in cui non si registrano nuovi contagi nella Regione Istriana, e all'ospedale di Pola è rimasto un solo paziente positivo al COVID-19. Dal fronte delle riaperture, le autorità stanno monitorando i negozi che hanno aperto lunedì, e si stanno preparando le direttive per le aperture delle prossime settimane.
Oltre che dalla raccolta illegale e dall'inquinamento marino la nacchera o "pinna nobilis" è ora minacciata da un protozoo parassita che ha provocato una grande moria del mollusco bivalve in tutto il Mediterraneo. Il parassita sta infestando anche il mare dell'Istria meridionale, dove il personale dell'Acquario di Pola ha recuperato le pinne nobili ancora intaccate per metterle in quarantena in apposite vasche.
Il governo sloveno ha dato luce verde alla riapertura di svariati servizi e istituzioni, tra cui musei, biblioteche e gallerie d'arte. Diversi direttori la ritengono, però, una decisione prematura perché c'è bisogno di tempo per organizzare il lavoro nel rispetto delle misure anticoronavirus. Vediamo come hanno reagito alcuni musei e gallerie del capodistriano.
Con 54 voti a favore e uno contrario, il parlamento sloveno ha approvato la seconda legge anticovid 19, con la quale si garantisce alle imprese un'iniezione di liquidità per favorirne la ripresa e vengono assicurati mezzi aggiuntivi ai comuni.
Uno dei settori che risente della pandemia è anche quello della viticoltura e della produzione del vino. I produttori continuano però a lavorare nei vigneti perché la natura non può attendere. Al riguardo abbiamo intervistato i viticoltori Matej Zaro di Isola e Ingrid Mahnič di Dragogna - Siccole.
Videoconferenza oggi dei ministri degli interni dell'Unione Europea, per coordinare le misure volte ad avviare un progressivo allentamento delle chiusure e degli attuali controlli ai confini interni dell'area Schengen. Il ministro degli interni sloveno Aleš Hojs, incontrando i giornalisti a conclusione del vertice, ha rilevato che le frontiere con la Croazia potrebbero essere riaperte gia nella seconda metà di maggio. Più difficile, a suo avviso, la riapertura dei confini con l'Italia, in considerazione del livello dei contagi nel vicino Paese.
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