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Silenzio, tranquillità e una bellissima natura incontaminata: è quanto cercano gli escursionisti dell'altopiano carsico del monte Auremiano (Vremščica). Quando il cielo è sereno, dalla sua vetta lo sguardo spazia dalle cime più alte delle Alpi Giulie al Mare Adriatico. In primavera, sugli ampi prati e pascoli fioriscono tipiche piante montane e mediterranee. E sono tornati a farsi sentire i belati delle pecore.
Uno dei più prestigiosi riconoscimenti dell’Associazione Alpinisti della Slovenia, il Premio alla carriera, è andato quest’anno all’alpinista, guida e soccorritore Anton Sazonov - Tonač. Tonač è tra i pionieri che hanno aperto nuove vie, oltre che in Slovenia, anche in Himalaya e in altre catene montuose del mondo.
Casa Kurnik a Tržič è oggi un Museo. Nell’Ottocento ha ospitato generazioni di mastri carrai. Costruivano e riparavano carri e attrezzi. Janez Pergar, uno dei provetti carrai ancora in attività, ama presentare il suo mestiere come un elemento del patrimonio culturale.
Gli anni Quaranta del secolo scorso furono l’età dell’oro delle grandi orchestre che suonavano musica swing-jazz da ballo. Una musica che in Slovenia raggiunse l’apice dopo la seconda guerra mondiale. La Big Band della Radiotelevisione slovena diventò la più importante orchestra jazz del Paese. Ora festeggia i settantacinque anni di attività ed è considerata uno dei complessi del genere più longevi nel mondo.
Tra le scultrici slovene, Eva Peterson Lenassi fa parte della generazione di mezzo. Nel suo studio artistico si intrecciano scultura e ceramica. La sua arte, considerata molto schietta e pulita, ha avuto un notevole riscontro, sia in Europa che in Estremo Oriente, soprattutto alle mostre allestite a Hong Kong e in Corea del sud.
Veronika Macarol è una studentessa di architettura che si rilassa con l’arte pittorica. Ma è nota al vasto pubblico in un altro ruolo. Lei e Tina Mrak sono considerate le migliori veliste slovene. Ai giochi olimpici di Rio de Janeiro hanno mancato il podio per un soffio, perciò, ora, le loro ambizioni per le prossime olimpiadi di Tokyo sono altissime.
Il mondo artistico del pittore accademico Vladimir Leben è molto eterogeneo. Oltre le varie tecniche pittoriche e i diversi approcci artistici, particolare attenzione suscitano i soggetti rappresentati. Molto spesso provengono dal mondo animale, per diventare il simbolo di tutto ciò che ci circonda.
Il barone Žiga Zois fu un importante illuminista sloveno. Dotto, raffinato e benestante, era consapevole dell’importanza della cultura, alla quale dedicò la sua vita e i suoi averi. Sostenne un’ampia cerchia di intellettuali, assieme ai quali creò le basi della lingua e della cultura slovena.
Janez Rozman afferma di essere il custode dell’arte nera. È un ottimo conoscitore della storia della stampa. Ha costruito addirittura una copia del torchio di legno di Gutenberg, quello usato dall’inventore dell’arte tipografica per stampare nel 1455 la prima Bibbia. Il torchio è in bella mostra nel castello di Bled, mentre a casa propria mastro Janez ha allestito un vero museo della stampa.
L’ambiente cambia rapidamente e gran parte della responsabilità è dovuta all’intervento umano. Sono minacciate molte specie vegetali. Le banche dei semi servono a mantenere la biodiversità. In Slovenia questo compito è stato affidato dal 1970 a un ente dell’Orto Botanico dell’Università di Lubiana. L’Orto botanico conserva e scambia sementi con altri giardini botanici sin dal 1889.
La Slovenia è ricca di foreste, infatti, ricoprono quasi il sessanta per cento della sua superficie. Il legno è una ricchezza naturale di questo paese, non sorprende quindi che, come dimostrano gli studi in campo forestale e del legno, la Slovenia occupi il terzo posto in Europa. Presso la Facoltà di Biotecnica di Lubiana, i vari tipi di legname sono sottoposti a esami approfonditi per proteggere e allungare la vita delle piante che li producono.
Alcuni anni fa, Petra Draškovič Pelc, con in tasca un dottorato in scienze biomediche, decise di abbandonare la ricerca scientifica per dedicarsi anima e corpo alla natura. Ha trovato la sua missione nella fotografia e nella guida naturalistica, soprattutto nella zona dove abita, tra le foreste buie e selvagge della regione di Kočevsko.
Secondo un modo di dire proverbiale “la mela non cade lontano dall’albero”. Questo vale anche per la famiglia del famoso alpinista Tomo Česen; infatti, entrambi i suoi figli sono diventati alpinisti. Aleš è quello che ha ottenuto i maggiori successi avendo conquistato pure la “Piccozza d’oro”, il maggiore riconoscimento internazionale in campo alpinistico. Nel 2018 ha partecipato a una spedizione sloveno-britannica sul Latok I, nel gruppo montuoso del Caracorum, raggiungendo la vetta dopo quarant’anni di tentativi falliti da altri.
Il pittore Rudi Španzel è considerato uno dei migliori e più richiesti ritrattisti sloveni. Nelle sue opere s’intrecciano realismo e cauto simbolismo. È molto fiero di uno dei suoi lavori più recenti, un trittico intitolato “La danza della vita e della morte”, che ha dedicato ai caduti della prima guerra mondiale.
Mitja Ficko fa parte della generazione di mezzo dei pittori sloveni. Ha alle spalle una lunga attività creativa, con numerose mostre personali e collettive. Gli piace dipingere ed esporre nella città tedesca di Lipsia, dove torna ogni anno. E Lipsia ama la pittura figurativa e immaginifica di quest’artista.
L’Istituto Jožef Stefan, ente all’avanguardia nel campo della ricerca scientifica in Slovenia, celebra i settant’anni di attività. È il maggiore e unico istituto interdisciplinare del paese e i suoi risultati scientifici sono al servizio di tutta l’umanità. Vi presentiamo due successi, importanti a livello mondiale, dei suoi ricercatori.
Ptuj, situata nella parte nord-orientale del Paese, è considerata la località più antica della Slovenia. Le sue origini risalgono al neolitico, ma raggiunse il massimo splendore in epoca romana. Ptuj sfoggia con orgoglio uno dei centri storici medievali meglio conservati. Nel periodo carnascialesco, la località è vivificata dai “kurenti”, le maschere più tipiche e tradizionali del Carnevale sloveno ed inclusa nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco.
La chiesa francescana dell’Annunciazione è una delle più frequentate di Lubiana, anche per la posizione che occupa, affacciata sulla più pittoresca piazza della capitale slovena. Il tempio è ricco di affreschi, restaurati alcuni anni fa. Molti gli artisti che vi avevano lavorato; i restauratori dovettero affrontare un dilemma: che cosa conservare? La chiesa del Seicento, in stile primo barocco, era un esempio del cosiddetto “barocco bianco”: significa che per lunghi decenni era rimasta priva di decorazioni pittoriche.
La pittrice Mojca Senegačnik vive e crea nel bel mezzo di un pittoresco paesaggio carsico. Le sue opere sono un mix tra quadro e illustrazione. Si esprime ricorrendo a tecniche diverse, comprese forme interessanti come il filato.
L'altopiano del Pokljuka è la più vasta zona boschiva del Parco Nazionale del Tricorno. Nelle fitte foreste crescono alberi che danno un legno di grande qualità, molto risonante, impiegato nella costruzione di strumenti. Il legno di risonanza del Pokljuka è usato pure dal liutaio di chitarra Aleš Erman, soprattutto quello di abete rosso, che cresce lentamente, anche due secoli.
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