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È da oltre un quarto di secolo che l’associazione Tam Tam affigge manifesti, con i quali partecipa alla vita della città, diventandone parte integrante. Il progetto Plaktivat richiama l’attenzione su importanti questioni sociali, mentre quello intitolato “Galleria urbana”, porta l’arte nelle vie cittadine.
Dragica Čadež è considerata una delle maggiori esponenti dell’odierna scultura slovena. Ha alle spalle una ricca e variegata serie di opere: sculture monumentali e di piccole dimensioni, soprattutto in legno e creta. Ultimamente lavora in particolare la creta ed è pure promotrice, fondatrice e organizzatrice della Triennale internazionale di ceramica UNICUM.
Bled è una delle più belle perle turistiche della Slovenia. L’isoletta in mezzo al lago e il castello abbarbicato sulla sommità di una rupe rocciosa sono due segni distintivi che hanno fatto conoscere la località alpina in tutto il mondo. Il simbolo più noto dell’isoletta è la chiesa dell’Assunzione, con la campana dei desideri, ma il luogo nasconde anche altre curiosità interessanti.
Il Castello di Monte Nevoso (Grad Snežnik), al margine di vaste foreste, è considerato uno dei più belli della Slovenia e uno dei rari manieri con ancora gli arredi originali della seconda metà dell’Ottocento. Nei documenti, è menzionato per la prima volta nel 1269, di proprietà del ministeriale aquileiese Meynardus de Sneperch. Alla fine della seconda guerra mondiale passò in mani statali, ora è amministrato dal Museo Nazionale della Slovenia.
Ai piedi della possente catena montuosa del Canin, nelle vicinanze di Plezzo, si cela la gola di Srnica, con l’omonimo Parco Avventura. Il parco è adatto sia a coloro che amano vivere esperienze adrenaliniche, anche se non ne offre di estreme, sia agli appassionati della natura.
Manica Musil crea meravigliosi libri illustrati. Però non dipinge le sue illustrazioni, le cuce. I suoi lavori hanno successo in patria e all’estero, infatti, sono stati pubblicati in diversi paesi, compresa la Cina, e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali.
La Slovenia è un paese ricco di foreste, che ricoprono ben il sessanta per cento del suo territorio. Nell’Unione Europea, soltanto Finlandia e Svezia sono più boscose. Immerse in questo viluppo di selve, sono riuscite a salvarsi anche delle foreste vergini, ora protette in vere e proprie riserve. Sono dodici e la metà si trova nella regione di Kočevsko, nel sud del Paese.
Anche se piccolo, il mare sloveno è una parte importante del patrimonio naturale e culturale nazionale. Il Museo delle attività subacquee di Pirano prova che gli sloveni hanno alle spalle una ricca storia di immersioni. In esso sono conservati rari esemplari delle prime attrezzature subacquee.
Le piante sono sempre state il principale farmaco dell’uomo. Nel secolo scorso, però, con rare eccezioni, sono state cancellate dalla medicina ufficiale. Ultimamente, stanno tornando di nuovo in auge. I farmacisti sloveni, tra loro Samo Kreft, hanno scoperto, alcuni anni fa, uno degli antiossidanti più potenti al mondo. Si tratta di un estratto dell’abete bianco di Kočevsko.
L’opera complessiva dello scultore Primož Pugelj è caratterizzata soprattutto da maschere, anche se non disdegna altri lavori artistici. I volti che crea sono realizzati in diverse dimensioni, utilizzando varie tipologie di materiali e servendosi di differenti tecniche realizzative. Le sue sculture decorano ambienti pubblici in molte parti del Paese.
Poco distante dalle famose Grotte di Postumia, quello di Predjama, è certamente il castello più pittoresco in Slovenia. Una costruzione straordinaria, incassata in una parete rocciosa di 123 metri d’altezza, che da secoli accende la fantasia della gente, e, che a lungo ha celato un vero e proprio tesoro. È stato scoperto meno di due decenni addietro, nella fase di restauro dell’edificio.
L’ex località mineraria di Idria, nella zona occidentale del Paese, è considerata la culla del merletto sloveno. Le trine di Idria, lavorate a tombolo sono una parte importante del patrimonio culturale sloveno ed energico è l’impegno per farle entrare nella Lista Unesco del Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Da Idria, la lavorazione con fuselli, tuttora viva, si è diffusa oltre un secolo fa anche in altre regioni della Slovenia.
Il colle Rožnik, nel centro di Lubiana, è uno dei luoghi di passeggio più frequentati della capitale slovena. La sommità, con una chiesa barocca, un’antica locanda e la stanza memoriale del più grande scrittore sloveno, Ivan Cankar, del quale quest’anno ricorre il centesimo anniversario della morte, è attraente anche per chi è interessato al patrimonio culturale.
Le grotte di Postumia sono tra le più interessanti curiosità della Slovenia e come tali tra le più frequentate al mondo. Quest’anno ricorre il duecentesimo anniversario della scoperta della loro parte più interna. Soltanto un anno più tardi, nel 1819, le cavità furono aperte al pubblico e ai primi turisti. All’esterno delle Grotte è stata allestita anche una mostra permanente sulle bellezze e sulla storia dei grandi ambienti ipogei.
A Tržič, un antico centro di calzolai, la Bottega Kosmač sforna oggetti unici in legno, ispirati al ricco patrimonio etnologico sloveno, legati soprattutto alla località e ai suoi dintorni. Uno degli articoli più interessanti è la lampada del ciabattino.
Il fiume Temenica è il più grande corso d'acqua intermittente della Bassa Carniola o Dolenjska. S'inabissa due volte nel sottosuolo. La seconda volta riappare nella sorgente Zijalo, presso Trebnje, dove la natura si esibisce in tutta la sua bellezza. Per le sue particolarità idrologiche e geomorfologiche, la sorgente è protetta come monumento naturale.
Alle varie competizioni internazionali del sapere, gli sloveni si fanno valere! Tuttavia, nessuno finora si era imposto in qualcuna di esse. Si deve al diciassettenne Aleksej Jurca l'inversione di tendenza, quando lo scorso novembre all'Olimpiade Internazionale di astronomia e fisica ha battuto una nutrita concorrenza.
I conti di Celje erano la più importante casata nobiliare con possedimento principale sul territorio dell'odierna Slovenia. Si estinsero alla metà del Quattrocento, all'apice della loro potenza, con la morte dell'ultimo maschio della famiglia, Ulrico II. Poiché del personaggio non è pervenuto alcun ritratto veritiero, a distanza di cinque secoli e mezzo si è deciso di ricostruirne le sembianze sulla base al suo cranio.
Rispetto alle sue dimensioni, la cittadina costiera di Pirano è la località con il più alto numero di edifici sacri in Slovenia. Oltre a un monastero, un tempo ospitava ben ventitré chiese. Oggi sono dieci, per una popolazione di meno di quattro mila anime. L'associazione "Amici dei tesori di San Giorgio" ha dedicato al ricco patrimonio sacrale della cittadina una guida molto interessante.
Il mastro liutaio belga, Michel Van Mulders, è arrivato a Lubiana una ventina d'anni fa e da allora non se n'è più andato, sia per la qualità dei violinisti che vi ha trovato sia perché sulle Alpi slovene cresce il miglior legno per violini che si possa trovare in Europa.
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