Anja Bah Žibert e Dejan Kaloh, entrambi membri del Knovs, la Commissione di controllo dei servizi d’intelligence, hanno motivato la decisione spiegando che le informazioni, anche di carattere segreto, sono uscite in seguito ai controlli che il gruppo della Commissione ha effettuato nelle sedi della Sova, il servizio segreto, all'NPU, l'Ufficio investigativo nazionale e alla sede centrale della Polizia di Stato. Le informazioni di carattere segreto sarebbero state trasmesse, così i due membri del Knovs, ai media 24ur.com e al quotidiano Dnevnik. Certi particolari resi pubblici dai due media non erano noti nemmeno a certi membri del Knovs. Non si tratta della violazione a scopi politici della Commissione di sorveglianza del Knovs, ma è stato messo a repentaglio lo stesso lavoro svolto dai servizi segreti e messa a rischio anche la stessa sicurezza nazionale, ha spiegato la Bah Žibert. I reati commessi sono stati molteplici, sostengono i due membri SDS del Knovs, non è assolutamente nostra intenzione che i rappresentanti dei media detengano una poltrona fissa nella Commissione che si occupa di monitorare il lavoro svolto da servizi d’intelligence. Durante la riunione sono emersi anche dei nomi collegati ai tafferugli avvenuti durante le proteste dello scorso giovedì, ha spiegato Kaloh, il pericolo che i due media sopracitati dispongano di nomi e cognomi delle persone coinvolte è molto reale. I giornalisti sono stati informati in anticipo, erano a conoscenza di ogni mossa della Commissione, spiega sempre Kaloh, il quale non ha escluso la possibilità che qualcuno dei membri del Knovs partecipava alle riunioni munito di microfono nascosto, ma mi auguro che non sia così, ha affermato Kaloh. I due membri del Knovs, si augurano che la vicenda venga esaminata con particolare cura da parte dell’unità specializzata della procura di stato.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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