Più di 157 mila le firme di cittadini consegnate dagli esponenti dell'SDS agli uffici della Camera di Stato. Come da tempo aveva preannunciato, il Partito democratico ha chiesto formalmente l'indizione di tre referendum su altrettante leggi varate dal governo. Il principale partito di opposizione, guidato dall'ex premier Janez Janša, mira all'abrogazione della nuova legge sul governo, una legge che il deputato SDS Branko Grims definisce inadeguata soprattutto per il fatto che porterebbe a un aumento record del numero dei Ministeri. L'SDS chiede ai cittadini di dire no alle modifiche alla Legge su RTV Slovenia "con le quali - commenta la deputata Alenka Jeraj - il governo vuole cambiare le regole inerenti la formazione del Consiglio di programma concedendo i mandati solo a determinate organizzazioni non governative e non agli ascoltatori e agli spettatori di RTV Slovenia". Il terzo referendum proposto riguarda la Legge sull'assistenza a lungo termine. Impostata dal precedente governo di centro-destra, la normativa è stata modificata dalla nuova maggioranza con una riduzione sostanziale del budget preventivato. "Le tre modifiche legislative apportate dal governo Golob rendono il Paese più povero. Occorre votare contro - è l'appello del parlamentare SDS Zvone Černač - per dare un segnale chiaro al governo che sta portando avanti una politica sbagliata".
Dalla maggioranza replica Borut Sajovic del Movimento libertà. I promotori dei referendum "non comprendono e non rispettano l'esito delle elezioni del 24 aprile". E aggiunge "gli elettori e le elettrici ci hanno dato il mandato per confrontarci con l'inflazione, il caro-vita, la crisi energetica...non per creare dissidie".
Se le richieste di referendum inoltrate risulteranno corrette, la Camera di stato dovrà indire le consultazioni entro sette giorni. L'SDS propone di indirle per il 13 novembre, in concomitanza con il secondo turno delle elezioni presidenziali. (a.c.)

Foto: BoBo
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