La Slovenia spera di poter aprire presto i confini, ma al momento ciò dipende dalle intese bilaterali. "Innanzitutto con tre paesi confinanti" ha detto il portavoce del governo sloveno Jelko Kacin, e in seguito con gli altri Paesi che verranno via via aggiunti alla lista di quelli in cui le condizioni legate al coronavirus risulteranno sodisfacenti. Per quanto riguarda l'Austria Kacin afferma che la Slovenia è pronta ad aprire i confini da subito, ma Lubiana sta aspettando da Vienna segnali che non arrivano. "Molti turisti austriaci verrebbero volentieri in Slovenia per Pentecoste - afferma il portavoce - ma evitano di fare prenotazioni visto che permane ancora l'obbligo di quarantena al loro rientro".
Si sta cercando l'accordo bilaterale anche con l'Ungheria che Lubiana inserirà, assieme alla Croazia, nella lista degli stati con i quali non valgono limitazioni nel passaggio della frontiera. Consultazioni a livello di esperti sono in corso anche con l'Italia, ha spiegato Kacin; l'Istituto sloveno di salute pubblica è in costante contatto con Roma, ovvero con le istituzioni competenti, in primo luogo l'Istituto superiore di Sanità, per organizzare un incontro al massimo livello. Ciò dovrebbe avvenire a breve, ha aggiunto ancora Kacin. "Lunedì - aggiunge - ne potrà riferire di più il principale epidemiologo sloveno Mario Fafangel".
Il quadro epidemiologico in Slovenia sta nettamente migliorando. Come ha rilevato l'infettologa Bojana Beović negli ultimi giorni il numero dei contagi e dei decessi è stato vicino allo zero. "Pensiamo che a metà giugno potremmo proporre la modifica del decreto sul divieto di assembramento - ha detto - portando il numero massimo di persone in uno spazio comune a 500".
Jelko Kacin ha confermato che lunedì torneranno a scuola gli alunni delle none classi delle elementari e che presto potrebbero seguirli anche gli alunni delle altre classi. Una valutazione in tal senso verrà fatta dalle competenti autorità la settimana prossima. Come data del rientro si impotizza il primo giugno ma - come ha detto il direttore dell'Istituto di salute pubblica Milan Krek - dipenderà se anche nei prossimi giorni i contagi da Covid continueranno a seguire l'attuale fase decrescente.
Alberto Cernaz

Foto: MMC RTV SLO
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