Il braccio di ferro tra esecutivo e opposizione si è svolto nuovamente sul tema del finanziamento dell’Agenzia di stampa STA, questo dibattito proseguirà venerdì alla sessione straordinaria della Camera di Stato. La sessione straordinaria del comitato cultura è stata invece indetta dal SAB e appoggiata dai partiti dell’opposizione. La richiesta rivolta al governo è stata chiara: “il rispetto dell’articolo 66 della legge anticoronavirus e l’articolo 20 della legge sull’STA e il finanziamento dell’agenzia entro tre giorni”. Alenka Bratušek del SAB ha puntato il dito verso il governo dicendo che: “È triste che l’esecutivo per il perseguimento dei suoi obiettivi è disposto a distruggere un istituzione operativa da 30 anni”. “Una determinata materia che viene disciplinata dalla legge richiede il rispetto di quest’ultima” ha detto la Bratušek. Il direttore dimissionario che resterà in carica fino al 30 di ottobre, Bojan Veselinović ha precisato che il contratto offerto dal governo: “mette a rischio l’indipendenza finanziaria dell’STA e l’autonomia”. Uroš Urbanija dell’Ukom, l’Ufficio governativo per le comunicazioni ha invece ribadito che essendo l’Sta un utilizzatore del bilancio ha l'obbligo di utilizzare i finanziamenti percepiti nel rispetto della legge e in trasparenza. Questo concetto è stato sottolineato anche dal segretario del Ministero per la cultura Ignacija Fridl Jarc la quale ha detto che il direttore Veselinović si è sempre rifiutato di presentare i conti e il tariffario, necessari per lo stanziamento dei fondi. Secondo l’opposizione il governo starebbe violando la legge “la sopravvivenza dell’STA e una norma democratica” ha detto la parlamentare della Sinistra, Nataša Sukić. Dal maggiore partito al governo, l’SDS, invece dicono che “il governo non può essere in grado di finanziare adeguatamente l’STA se non ha a disposizione il numero delle notizie che rientrano nel servizio pubblico” ha detto Alenka Jeraj.

Dionizij Botter

 Foto: BoBo
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