Al dibattito intitolato “In che Slovenia vogliamo vivere” i temi trattati sono stati molteplici, dalla gestione della crisi determinata dal Covid19, il sistema sanitario al collasso, la crisi ambientale, la fuga dei cervelli, ma soprattutto il governo Janša. Gli esperti di vari settori, tutti d’accordo nell’esprimere il loro dissenso nei confronti dell’attuale goveranance hanno ribadito che il paese va normalizzato. Robert Golob, che già in passato è stato politicamente attivo con la formazione del sindaco di Lubiana, Zoran Jankovič, Slovenia Positiva e che aveva rifiutato l’invito alla carica di premier ha ribadito che intende partecipare attivamente alla vita politica del paese, un paese che “in passato è stato per molti un esempio ma che ora ha perso questa immagine”. “Ce ancora tempo per trovare la strada della normalità”, si è detto sicuro Golob, nonostante l’economia globale è coinvolta da una spirale inflazionistica. Critico nei confronti del governo di centrodestra, Golob sostiene che la paura domina la società in questo momento, “dobbiamo far tornare la speranza alle persone, queste si trovano in difficoltà e lo spazio politico è stato preso in ostaggio" ha detto l’ormai ex primo uomo della Gen-I. Il Presidente della Corte dei conti, Tomaž Vesel ha invece detto che gli attacchi perpetrati dal governo alle istituzioni sono brutali e costanti, “ho deciso di parlarne apertamente perché è giunto il momento di parlare del futuro, la che la Corte dei Conti non può stare in silenzio”. “Gli ultimi decenni indicano che il paese non va verso lo sviluppo, ma il contrario, verso la povertà. Il pericolo è l’erosione della fiducia che le persone hanno nei confronti dello stato". Presente pure l’esperto di diritto penale Dragan Petrovec il quale ha detto che l’immagine del paese è triste, l’epidemia ha meso in luce il primo obiettivo del governo: l’arricchimento. Ciò è emerso durante la fase di approvvigionamento del materiale protettivo durante la prima fase del virus. “Governare con i decreti determina un abuso del potere, e così non si può andare avanti, ha spiegato” Petrovec “l’epidemia ha potenziato tutto, anche l’ultima maschera è caduta”. Infine, Golob ha invitato i presenti a recarsi in massa alle politiche previste il 24 di aprile, i presenti si son detti d’accordo sul fatto che questa data potrebbe rappresentare la salvezza dall’attuale situazione.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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