Foto: Ministero Interni sloveno
Foto: Ministero Interni sloveno

All'inizio di gennaio, la stagione sciistica è al suo apice, e la prima decade del mese coincide con le vacanze scolastiche in Croazia. Sono numerosi i cittadini croati che assieme ai propri figli trascorrono la settimana bianca nelle stazioni invernali slovene. Pertanto, anche quest'anno si rinnova l'attuazione del progetto di collaborazione tra il ministero dell'Interno sloveno e l'omologo dicastero della Pubblica sicurezza croato. Come illustrato dai preposti organismi di sicurezza, agenti croati, per quasi tutto il mese di gennaio, avranno il compito prevalente di assistere i compagni di pattuglia slovena nelle ordinarie attività istituzionali, di controllo di tutela della sicurezza pubblica, come pure nel monitoraggio del rispetto delle misure anti-Covid, cautelative, preventive e di sicurezza anti-contagio. Il programma di pattugliamento congiunto rispecchia la prassi consolidata che vede puntualmente durante l'estate agenti della polizia slovena al lavoro nelle principali località turistiche croate, in uniforme, ma disarmati, aiutare i colleghi croati, con il fine di agevolare i numerosi turisti connazionali nei rapporti. Nel mese di gennaio, l'analoga competenza che si rinnova per il 10.mo anno di seguito, l'iniziativa è partita nel 2013, spetterà ad alcuni agenti croati nelle località sciistiche slovene quali Kranjska Gora, nell'alta Carniola, nonché Kope e Rogla entrambe in Stiria.
Ricordiamo che l'accordo tra i competenti ministeri degli interni di Slovenia e Croazia, riguardano anche i pattugliamenti congiunti sloveno-croati lungo la fascia confinaria. L'intento è dichiaratamente "il contrasto dell'immigrazione illegale, e in generale della criminalità transfrontaliera, con particolare riferimento all'attività di favoreggiamento dell'immigrazione irregolare".

Corrado Cimador