Foto: Občina Izola/Riiba
Foto: Občina Izola/Riiba

L'anno elettorale in Slovenia, quest'anno si rinnovano Camera di Stato e comuni e si elegge il presidente della Repubblica, si apre con il referednum abrogativo a Isola. Domenica 9 gennaio i 13.462 aventi diritto sono chiamati ad esprimersi in merito al piano regolatore. La consultazione è stata indetta perchè il Movimento per Isola contrario al documento strategico approvato dal consiglio comunale lo scorso 8 luglio, ha raccolto le firme necessarie, 952, per chiedere il referendum. Secondo i rappresentanti della lista civica il piano urbanistico non propone una visione equilibrata tra sviluppo e esigenze dei cittadini ma è più oriantato a soddisfare gli interessi degli investitori. Consentirebbe un'eccessiva cementificazione con conseguente costruzione di aree residenziali esclusive nella zona dell'ex fabbrica Argo e nelle zone di Malio, a scapito, sottolineano, dei migliori terreni agricoli. L'obiettivo dei promotori non era arrivare al referednum ma sono, a loro dire, stati costretti perchè durante la stesura del piano regolatore non è stata presa in considerazione nessuna delle loro proposte.

Il comune, come previsto dalla legge, non ha partecipato alla campagna referendaria, ma per sottolineare gli aspetti positivi del piano regolatore è nata l'iniziativa Insieme per il bene di Isola di cui fanno parte anche volti noti isolani. Tra i motivi per appogguare il documento strategico indicano la realizzazione tra gli altri del nuovo centro culturale, l'ampliamento dell'Ospedale di Isola, che l'area di 7 ettari di terreni agricoli destinati all'edilizia verranno rimpiazzati con 11 ettari di terreni nell'entroterra isolano adibiti per le coltivazioni a terrazza, la costruzione di abitazioni per le giovani famiglie, posti macchina e la sistemazione della fascia costiera. Il referendum per essere valido deve raggiungere il quorum del 20%. Il piano non passa con almeno 2692 contrari. (ld)