Bojan Kumer e Boštjan Napast Foto: Radio Capodistria
Bojan Kumer e Boštjan Napast Foto: Radio Capodistria

Piani di sviluppo, investimenti, infrastrutture, secondo binario e caro energia tra i temi al centro dell'incontro che il ministro Kumer ha avuto con i vertici di Luka Koper. Il presidente del consiglio di amministrazione del porto, Napast, ha parlato di un 2022 da record per lo scalo in tutti i settori, sarà tagliato il traguardo di un milione di container manipolati, 750 mila vetture passate dal terminal auto, anche il fatturato a fine anno sarà uno dei più alti di sempre. Il porto di Capodistria è una società di importanza strategica per lo stato, ha esordito il ministro Kumer, da un punto di vista infrastrutturale, logistico, energetico e gestionale che ha saputo per tempo a preparasi alla crisi. E' tra i più grandi consumatori di energia elettrica a livello nazionale, ma con minimi spazi di manovra in tema di tagli e risparmio energetico proprio alla luce degli ambiziosi piani di sviluppo, lo stato farà di tutto, ha assicurato Kumer, per venire incontro allo scalo e aiutarlo a realizzare quanto prefissato.

Tra i punti crucuali anche l'ultimazione dei lavori dei secondo binario Capodistria Divaccia, la possibilità di allargare ulteriormente l'area portuale con la costruzione del molo terzo, il nuovo terminal per i camion entro il 2023. Il ministro Kumer si è detto entusiasta dell'aproccio che i vertici del porto capodistriano hanno nel cercare soluzioni ai problemi, in maniera sistematica, le potenzialità sono enormi guardando il mercato globale. La grande sfida è rappresentata dalla transizione energetica e quella digitale a tal fine ha detto il presidente del consiglio di amministrazione Napast, il porto ha ottenuto quest'anno finanziamenti a fondo perduto per oltre 20 miloni di euro. (ld)