Foto: Zajem zaslona
Foto: Zajem zaslona

Le richieste avanzate non sono state soddisfatte pertanto i rappresentanti degli agricoltori hanno deciso di abbandonare il tavolo delle trattative con il governo. Non abbiamo più intenzione di partecipare agli incontri con i preposti ministeri ha detto il presidente del sindacato degli agricoltori Anton Medved perchè, dice, non concordano con quanto proposto dalla contro parte. La documentazione presentata dal governo propone soluzioni concrete alle questioni aperte nel settore dell'agricoltura, è lacunosa, incomleta, fuorviante, priva di basi legali e professionali ed è inaccettabile per gli agricoltori ha rilevato Medved che ha annunciato una nuova protesta della categoria il 25 aprile a partire dalle ore 12.05 nel centro di Lubiana.

Gli agricoltori sloveni non sono mai stati così uniti, ha proseguito, non chiediamo più denaro o un cambio di ministro, chiediamo maggiori tutele per gli agricoltori e per i consumatori. Secondo il presidente del sindacato degli agricoltori oltre alle già note richieste non ascoltate, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e che a suo dire ha umiliato gli agricoltori sloveni, è stata la proposta della nuova legge sulla tutela degli animali, che la coalizione di maggioranza ha inviato in procedura parlamentare venerdi scorso. Gli agricolori siamo i primi, ha sottolineato, che ci adoperiamo per la tutela degli animali e condanniamo fermamente qualsiasi tipo di tortura e crudeltà ma è del tutto tutto inaccettabile e inamissibile che che gli allevamenti diventino poligono di sfogo per i cossiddetti attivisti. Se vogliamo mantenere viva l'agricoltura vanno sostenuti gli agricoltori e i giovani che vogliono abbandonare questo lavoro perchè non hanno le condizioni per farlo. I rappresentanti degli agricoltori hanno annunciato battaglia conto la proposta di legge.