Foto: Ministrstvo za vzgojo in izobraževanje
Foto: Ministrstvo za vzgojo in izobraževanje



Nessun rinvio, forse solo qualche adeguamento, ma il nuovo anno scolastico inizierà il primo settembre anche nelle zone alluvionate. Lo ha dichiarato il ministro dell'istruzione Darjo Felda dopo che i presidi hanno garantito che sarà possibile iniziare anche nelle aree dove gli istituti scolastici sono ancora inagibili. Sono stati individuati spazi sostuitutivi che ospiteranno temporanemente alunni e studenti, aule improvvisate messe a disposizione dai comuni, dalle case di cultura e dalle parrocchie. Il ministro non ha escluso di riattivare, in casi eccezionali, la didattica a distanza, ma nessuno dei dirigenti scolastici presenti alla conferenza dei presidi di Brdo ha avanzato questa richiesta o sta pendando in considerazione questa possibilità, ha detto Felda. Le scuole potrebbero modificare il programma in questi primi giorni e svolgere le altre attività previste dal piano di studi fino a quando non sarà possibile andare in aula.

Non è solo un problema di agibilità delle strutture ma anche la percorribilità delle strade, diverse frazioni non sono ancora fornite dal trasporto urbano, o sono impraticavbili. Per esempio nel comune di Luče sarebbero impossibilitati ad andare a scuola 27 alunni, il sindaco ha detto che stanno lavorando per ripristinare la viabilità entro il primo settembre. Un altro problema risulta essere la linea dei bus tra Velenje e Celje, dove oltre agli studenti avrebbero problemi a raggiunere la scuola anche 17 insegnanti. Il direttore dell'Istituto per l'educazione Vinko Logaj ha presentato le linee guida per il nuovo anno scolastico. Attenzione posta alla creazione di un ambiente di apprendimento sicuro e stimolante nonchè alla prevenzione e al contrasto ad ogni forma di violenza, senza domenticare l'innalzamento delle competenze digitali e le attività nell'ambito dello sviluppo sostenibile e della tutela ambientale. (ld)