Nonostante le apparenze di sport molto violento il pugilato, denominato l’arte nobile dal pugile inglese Jmaes Figg, richiede molta disciplina, dedizione e allenamenti stremanti. Negli ultimi anni a livello non agonistico si è fatto strada come uno sport ideale e completo per tenersi in forma, e a testimoniarlo sono le numerose ragazze che frequentano gli allenamenti organizzati per i dilettanti dal Boxe Club di Portorose. La società operativa dal 2013 annovera 130 membri, e nonostante i successi ottenuti pure a livello internazionale ha da sempre trovato difficolta' nel trovare degli spazi adeguati a svolgere gli allenamenti. “Ma questo problema fa ormai parte del passato” ha detto l’allenatore e Presidente della società sportiva, Nikola Juretić:
“Comunque, l'idea è nata da sola, diciamo così. Un ragazzo mi ha chiesto se posso dargli lezioni di pugilato e man mano le persone con richieste simili arrivavano da me, così ho deciso di aprire una vera e propria società. Nel 2013, ho cominciato a fare pugilato a Trieste. Le prime idee di aprire un club a Portorose sono nate a Trieste. Pian piano siamo cresciuti e ora possiamo annoverare dei risultati concreti, come un decimo posto ai mondiali di Belgrado di tre anni fa, tuttora il migliore risultato nella categoria élite, anche con le ragazze abbiamo fatto molto bene con un bronzo agli europei di Maribor″.
Il sindaco Andrej Korenika si è detto soddisfatto che comune ha trovato uno spazio adeguato per praticare uno sport con una tradizione millenaria, "la boxe è un’attività basata sulla forza, resistenza e velocità", ha detto il sindaco, sottolineando che l’insegnamento principale che ci viene dato dal pugilato e‘ che non ci sono scorciatoie per ottenere il successo.
L’ex pugile professionista della pugilistica Triestina Pino Culot, Adriano Krapez, ci ha spiegato che la boxe fondamentalmente non è uno sport violento e ci sono molte regole.

Perché lo consiglierebbe ai giovani?
Adriano Krapez: “Consiglierei la boxe proprio per la mia esperienza personale perché crescono a livello morale e imparano a rispettare l'avversario a comportarsi meglio in strada. Sicuramente i pugili non vanno a fare le risse che si vede adesso in giro perché hanno il concetto delle regole, del rispetto della gente e dell'avversario. La boxe è poi completa fisicamente, ci dà il massimo, non sono io a dirlo, è uno sport completo e viene spesso paragonato al nuoto.
Il piu’ grande campione di boxe sloveno di tutti i tempi, quello che veniva denominato Mr Simpatikus, Dejan Zavec ci ha detto che la chiave del suo successo è stata sicuramente la “determinazione e la sensazione di non avere nulla da perdere”. Zavec consiglia il pugilato ai giovani perché è un percorso che va a formare i giovani.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter
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