Foto: BoBo
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Il bando pubblico per la scelta di un'azienda che si occuperà della rimozione delle recinzioni al confine di stato, è stato pubblicato dal Ministero degli Interni a novembre dell'anno scorso. Lo riporta il quotidiano Dnevnik. La società Minis, scelta per effettuare i lavori, è la stessa che si è anche occupata del posizionamento delle barriere fisiche durante la crisi migratoria. La rimozione dovrebbe essere completata entro 4 anni. Secondo il Dnevnik, comunque l'offerta dell'azienda scelta è di tre volte superiore rispetto a quella presentata dal migliore offerente. 4 in tutto le adesioni, oltre alla Minis hanno aderito al bando anche le società Garnol di Kranj e Mensel di Lubiana, nonché l'imprenditore edile Franc Mačerol di Žužemberk. Quest'ultimo ha anche presentato l'offerta migliore per lo svolgimento dei lavori, 2 milioni di euro; ciononostante a vincere il bando è stata l'azienda Minis, il miglior offerente non ha infatti presentato la cosiddetta assicurazione finanziaria dal valore di 100 mila euro che dimostra la serietà della sua offerta. Inoltre, le aziende che hanno aderito al bando non hanno avuto nessuna informazione riguardo dove si trovi esattamente la recinzione. Alla loro richiesta di spiegazioni, il Ministero ha risposto che l'appaltatore sarà informato a riguardo all'inizio dei lavori. Il punto esatto in cui si trova la recinzione è ancora un segreto di Stato di cui sono a conoscenza soltanto il Ministero degli Interni, la polizia e l'esecutore dei lavori di posizionamento della recinzione, quindi la stessa società Minis. Sempre secondo il Dnevnik, "non c'è niente di strano quindi che questa azienda abbia potuto presentare l'offerta che è poi stata selezionata, dal momento che è stata in grado di prevedere con sufficiente precisione cosa gli operai si possono aspettare durante la rimozione". La Minis ha comunque risposto alla domanda del Dnevnik di non conoscere il percorso esatto della recinzione.
Gli offerenti, durante la loro corrispondenza con il Ministero, hanno anche scoperto che la rimozione sarà impegnativa proprio per via di uno speciale metodo di montaggio. Il giornale ha aggiunto inoltre che, data la condizione del Ministero che la recinzione deve essere preservata nella massima misura possibile per eventuali esigenze di riposizionamento, è proprio la società Minis a conoscere, molto probabilmente, il miglior metodo di rimozione.

E. P.