La proposta di legge inoltrata dal deputato Danijel Krivec del Partito Democratico sull’organizzazione delle istituzioni scolastiche tra le altre cose va a modificare la composizione dei consigli degli istituti, scuole e asili. I proponenti hanno motivato le modifiche ritenute necessarie facendo l’esempio del Preside negazionista dove i fondatori, ovvero il comune, aveva le mani legate. A tale riguardo la rappresentanza nei consigli da parte dei fondatori deve essere maggiore, ha detto Mojca Škrinjar degli SDS. In pratica la proposta del governo, rivista più volte, prevede che i consigli degli istituti scolastici siano rappresentati da tre rappresentanti dei fondatori, tre dei dipendenti e tre dei genitori. Il segretario di stato Damir Orehovec ha detto che le modifiche andranno ad eliminare le lacune per la parte inerente alla raccolta dati dove è prevista l’istituzione di un sistema unitario e centralizzato per tutto il paese. Mojca Žnidarič del Partito del centro moderno ha salutato questa novità dicendo che i procedimenti di gestione dei dati, del monitoraggio e della pianificazione verranno notevolmente semplificati. Critica l’opposizione la quale sostiene che il governo sta politicizzando l’istruzione, questa tesi secondo. Sitar della Levica-Sinistra viene confermata dall’esclusione degli esperti. Trattandosi di una modifica unilaterale i partiti dell’opposizione hanno proposto invano di mantenere l’attuale composizione dei Consigli scolastici con 5 rappresentanti dei dipendenti, tre ei fondatori e tre dei genitori. “È paradossale che in questo momento praticamente tutto il settore scolastico si oppone a tale proposta” ha detto Lidija Divjak Mirnik della Lista Marjan Šarec ritenendo che il cambiamento è motivato da appetiti di natura politica.

Dionizij Botter

Foto: Matija Sušnik/DZ
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