
La dirigenza della RTV Slovenia ha chiesto ai centri regionali di individuare trasmissioni e dipendenti sacrificabili a causa delle difficoltà economiche. I sindacati e le redazioni del centro RTV di Capodistria hanno inviato una lettera alla direzione, criticando i tagli che colpiscono sistematicamente i centri regionali, come i programmi in lingua italiana, ignorando il loro ruolo nel dialogo tra minoranze linguistiche e territori confinanti. Viene denunciato anche l'uso improprio dei fondi destinati ai programmi per le minoranze, dirottati per coprire il bilancio generale. I lavoratori chiedono un confronto urgente con la direzione e temono che queste misure possano portare alla chiusura dei centri regionali, già in difficoltà per la mancanza di risorse e personale. In vista della seduta del Consiglio dell'ente radiotelevisivo prevista per giovedì, abbiamo contattato Andrea Bartole, che dà voce ai programmi italiani al consiglio di programma della RTV Slovenia. "Questo è un momento decisivo per la RTV di Slovenia, ed è per questo che è stato convocato un consiglio straordinario. L'obiettivo principale sarà determinare le azioni da intraprendere, in particolare se sarà necessario rivedere il piano di programmazione e produzione, o se esistono altre possibili alternative. Come ho già sottolineato, ci troviamo in una fase cruciale, poiché la situazione economica è estremamente difficile, e saranno inevitabili scelte significative per il futuro, in particolare riguardo al piano di produzione e finanziario che dovrà essere attuato fino alla fine del 2025. Inoltre, siamo fermamente contrari all'ipotesi di ricorrere alla cassa integrazione per i dipendenti, o di operare ulteriori riduzioni sull'organico, sia nel settore tecnico che tra i giornalisti di Radio e TV Capodistria. L'organico è già stato drasticamente ridotto nel corso degli anni, ed è ormai al minimo indispensabile. Il piano di produzione e finanziario può essere portato avanti solo con l'attuale numero di professionisti, che lavorano quotidianamente e con impegno per la radio e la televisione. Su questo punto, esprimeremo una posizione di netta opposizione". (red)