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Raggiunta l’intesa, dopo una lunga ed estenuante trattativa, che porrà fine allo sciopero della polizia in atto ormai da otto mesi. Il capo del gruppo negoziale governativo, Peter Pogačar, ha illustrato il contenuto dell'accordo che prevede uno scatto salariale per l'intero personale delle forze dell'ordine a partire dal nuovo anno, aggiunte più alte per il lavoro notturno, domenicale e festivo. Quanti sono impegnati nei controlli alle frontiere esterne - spazio Schengen - e nella gestione del flusso migratorio, tenuto conto della mole superiore di lavoro, disporranno di ulteriori fondi pari a 15 milioni di euro. L’accordo è stato sottoscritto dal direttore generale della Polizia, Tatjana Bobnar e dal Ministro degli interni, Boštjan Poklukar, il quale ha sottolineato che è compito dello stato garantire le condizioni affinché le forze dell’ordine possono garantire la sicurezza dei cittadini. Presente anche il premier Šarec. Mi rendo conto che con la firma non tutte le parti sono pienamente soddisfatte, ha detto Šarec, ma d’altro canto sono rimasti intatti i delicati equilibri del sistema retributivo pubblico. Si tratta di un buon accordo e soprattutto concreto che valorizza il ruolo della polizia nella società,lo ha detto invece Radivoj Uroševič, Presidente del Sindacato di Polizia. Come ricordiamo lo sciopero era iniziato a febbraio, congelato a marzo dopo le dimissioni dell'allora premier Cerar, ed è ripreso il primo ottobre. Dopo la formazione del nuovo esecutivo, il sindacato di polizia aveva concesso dieci giorni di tempo, rivolgendosi con una lettera al premier Šarec e invitandolo ad avviare immediatamente contatti per venire incontro e trovare una soluzione alle rivendicazioni all'origine dello sciopero.