Foto: BoBo
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Il ministro per le infrastrutture, Alenka Bratušek, in visita al Porto di Capodistria.Al centro dei colloqui tra il Ministro per le infrastrutture Alenka Bratušek e il Presidente del consiglio di amministrazione del Porto, Dimitrij Zadel diversi temi, il prolungamento del molo e altri investimenti, ma anche la realizzazione del secondo binario Capodistria-Divaccia, un'opera attesa da tempo e i cui lavori di costruzione dovrebbero finalmente cominciare. Il secondo binario viene considerato di fondamentale importanza per lo sviluppo del Porto, ma anche per la crescita economica dell'intera Slovenia. Solamente lo scorso anno il trasbordo è aumentato di 23 milioni di tonnellate. La Bratušek spesso scettica riguardo la possibilità di includere l'Ungheria come potenziale partner del progetto del secondo binario, aveva detto che la Slovenia è in grado di costruire il secondo binario.

Alenka Bratušek: In un mese, anzi in tre settimane, abbiamo trasferito le responsabilità alla 2TDK, abbiamo inoltre nominato il consiglio finanziario e accelerato i lavori di preparazione del piano finanziario e ritirato l’allegato che prevedeva ulteriori spese, pari a due milioni di euro, richiesti da un’impresa che partecipa al progetto. In sole tre settimane abbiamo dimostrato che questo è un progetto molto importante per il Porto di Capodistria, il Litorale e la Slovenia in generale. Faremo di tutto affinché i lavori prendano il via il prima possibile.

Reporter: Ma come sta procedendo con l’acquisizione degli appezzamenti terrieri.

Alenka Bratušek: Credo di aver compiuto dei passi in avanti per quanto riguarda il progetto Divaccia-Capodistria. Anche per quanto riguarda gli appezzamenti terrieri richiediamo una soluzione veloce di questo problema. Ritengo infatti che non vanno presi in considerazione i singoli appezzamenti ma la soluzione va ricercata in blocco. Insomma, ci stiamo muovendo in questa direzione.

Reporter: Come sta invece procedendo con la richiesta del prestito alla Banca Europea per gli investimenti

Alenka Bartušek: Il prestito in questione non è ancora stato concordato definitivamente. Il pericolo che questo prestito non venga stanziato non ce. D’altro canto, le istituzioni europee si aspettano da parte nostra la presentazione di un dettagliato piano d’investimenti. In secondo luogo, saranno le stesse istituzioni europee a dover trovare un accordo, mi riferisco alla Banca europea degli investimenti e alla Commissione Europa, le quali dovranno trovare un previo accordo sulla conformità del cosiddetto fondo Juncker per l’assicurazione dell’investimento oppure dovrà essere la Slovenia a fornire le garanzie necessarie. Il cosiddetto fondo europeo Juncker per gli investimenti tanto promosso dalla Commissione Europea dovrebbe fornire le garanzie necessarie. In questo momento non abbiamo a portata di mano il contratto con la Banca europea degli investimenti.

Reporter: Come sappiamo la Bratušek è stata spesso scettica riguardo la possibilità di includere l'Ungheria come potenziale partner del progetto del secondo binario. La Slovenia lo può realizzare senza l’apporto di partner stranieri, ha detto, precisando che entro la fine dell’anno invierà una proposta formale al governo. È stato un incontro molto costruttivo, lo ha detto il Presidente del consiglio di amministrazione del Porto, Dimitrij Zadel. Abbiamo presentato i nostri progetti, tra i quali quello che coinvolge il primo molo.