Una riunione che ha messo a seria prova la stabilità della coalizione al governo. Molto tesi i rapporti tra gli esponenti del Partito del Centro Moderno i Socialdemocratici Sd, ma soprattutto la Sinistra, il partner esterno del governo Šarec. Durante la riunione, indetta dalla Sinistra, sono state respinte complessivamente due, delle tre proposte avanzate dalla Sinistra, mentre altre tre avanzate dai partiti della coalizione sono state approvate. Respinta la proposta che ha acceso gli animi, quella avanzata dalla Sinistra appunto nella quale si richiedeva di revocare la delibera che riguardava il riconoscimento di Guaido’ come presidente ad interim. Il comitato ha approvato invece la raccomandazione in base alla quale viene precisato che l'esecutivo respinge qualsiasi intervento militare in Venzuela e sostiene invece la soluzione pacifica della crisi nel quadro dell’Unione Europea e delle maggiori organizzazioni internazionali. Auspicato inoltre un maggiore sostegno alla popolazione venezuelana con l’invio di aiuti di aiuti umanitari. Ma ad emergere durante la riunione è stata soprattutto un’interpretazione completamente differente che gli schieramenti hanno della crisi, secondo la Sinistra il colpevole principale va individuato negli Usa che hanno sanzionato il paese spinti da interessi economici, mentre i partiti della coalizione ritengono che la colpa sia dovuta al mal gestione del Presidente Maduro. Particolarmente sotto tiro il Ministro egli esteri Cerar alle prese con un lungo botta e risposta con l’esponente della Sinistra, Miha Kordiš il quale ha accusato Cerar di aver ceduto alle pressioni statunitensi. Tesi smontata dal Ministro il quale ha spiegato che il riconoscimento è il frutto di una decisone presa in accordo con il Parlamento Europeo. Cerar ha poi precisato che Guaido’ è stato riconosciuto fino a nuove elezioni.

Dionizij Botter

Foto: Reuters
Foto: Reuters