Foto: BoBo
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Poco meno di un milione e 700 mila aventi diritto saranno richiamati in autunno alle urne per eleggere il nuovo capo dello stato, le cariche a livello locale, nonchè l'assemblea del Consiglio di stato, secondo ramo del Parlamento. Il decreto di indizione è stato firmato dalla presidente della Camera di Stato Urška Klakočar Zupančič.
Il primo turno delle amministrative è in programma il 20 novembre, due settimane più tardi si terranno i ballottaggi nei comuni dove un candidato sindaco non ha ottenuto il 50% più 1 delle preferenze. Si eleggeranno anche i consiglieri nei consigli comunali, delle comunità locali nonchè i rappresentanti ai seggi specifici nelle municipalità nazionalmente miste. Al voto gli appartenenti alle comunità autoctone italiane e ungherese, che saranno chiamati a eleggere anche i nuovi consigli delle rispettive CAN Comunali. I termini per le procedure elettorali inizieranno a decorrere da lunedi 5 settembre, ovvero 76 giorni prima del voto, un tempo sufficente per portare avanti l'iter, ha detto Klakočar Zupančič.

Le elezioni presidenziali si terranno il 23 ottobre, l'eventuale secondo turno tre settimane più tardi. La presidente della Camera ha firmato anche il decreto di indizione delle elezioni per il Consiglio di Stato, che ha mandato quinquennale come quello presidenziale. Mercoledi 23 novembre verranno nominati i rappresentati degli interessi locali, giovedi 24 novembre quelli del settore economico e attività non produttive.
La Slovenia avrà quindi un nuovo Capo dello Stato, il presidente uscente Borut Pahor non si ricandida avendo superato il limite dei due mandati. La corsa alla sua successione è già iniziata. Al momento sono 9 i candidati che hanno annunciato l'intenzione di scendere in campo. I candidati possono venir proposti dai deputati, dai partiti politici o dagli elettori presentando il numero di firme necessarie.

La presidente Klakočar Zupančič ha ribadito che accorpare due appuntamenti elettorali cosi importanti e complessi, come presidenziali e amministrative, non sarebbe stata una scelta nè sensata nè appropriata, per la tipologia e l'organizzazione molto differente delle due scandeze elettorali. (ld)