Foto: BoBo
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Inizia anche in Slovenia il Ramadan, mese benedetto dai musulmani di tutto il mondo che, per quattro settimane, si dedicano all'adorazione di Allah all'interno di un periodo di devozione, riflessione e celebrazione della misericordia e dell'amore della divinità islamica. Oltre al dovere religioso del digiuno, la tradizione attribuisce a questa pratica anche il significato di imparare l'autodisciplina, di sottolineare l'appartenenza alla comunità dei fedeli, di spronare all'esercizio della pazienza, della conoscenza e dell'amore per Dio. Il Ramadan è anche un momento di aggregazione e vede riuniti insieme parenti, amici e vicini. La comunità islamica in Slovenia per celebrare la ricorrenza ha scelto il motto - "Famiglia in Ramadan - Ramadan in Famiglia" - e in una nota precisa - "La famiglia offre amore a ogni individuo durante l'infanzia, fiducia in sé stessi durante l'adolescenza e conforto e sostegno nell’età adulta. Non c'è carriera o profitto che possano sostituire la sicurezza e il calore della famiglia. Non c'è nulla di meglio al mondo che una paternità e una maternità responsabili e felici. La famiglia, inoltre, è sinonimo di valori come solidarietà e carità, senza le quali non può esistere nemmeno una società. Pertanto, prendiamo esempio dalla famiglia. Oggi la famiglia è sottoposta a tante difficoltà e a innumerevoli sfide e, il mese del Ramadan è un'opportunità per rafforzare le relazioni reciproche, ravvivare i valori della solidarietà, della carità, della comprensione reciproca, dell'amore e del rispetto" - conclude la nota.
La comunità islamica in Slovenia ha approntato un ricco programma per il Ramadan che sarà seguito in 18 località, fra queste Capodistria e Isola. Durante tutto il mese, il mufti Nevzet Porić si recherà in visita ai fedeli.
Il mese di digiuno si concluderà il 20 aprile con la festa di Eid al-Fitr, che di solito dura tre giorni. Nei Balcani la festa è nota col nome di origine turca "Ramazan Bayram" o "Şeker Bayram". Parte integrante della tradizione è la "bajramska sofra", la tavola imbandita: durante il giorno di festa le prescrizioni religiose proibiscono infatti il digiuno. Dopo la preghiera del mattino, di solito ci si reca in visita da parenti e amici. Per i bambini, "Ramazan Bayram" è anche l'occasione per ricevere doni.

Corrado Cimador