In Slovenia prorogate tutte le misure attualmente in vigore per il contrasto della diffusione del virus SarS- COV 19 in Slovenia, poiché sebbene il numero dei contagi giornalieri sia stabile da settimane non si vede però nessun cenno di ulteriore diminuzione, con una pressione sulle strutture sanitarie che continua a restare troppo alta. Stabile il numero di contagi anche sul Litorale con 32 casi a Capodistria, 10 a Isola ed 8 a Pirano, dove restano alti anche il numero dei ricoveri.

Perciò, ha spiegato la direttrice della direzione generale della sanità del ministero della Salute Marija Magajna, l’esecutivo ha deciso di prorogare di una settimana tutte le misure concernenti il blocco delle attività commerciali non di prima necessità , ai divieti di mobilità dentro e fuori i confini nazionali ed all’insegnamento a distanza per tutti gli istituti educativi di ogni ordine e grado.

Due sono invece le settimane durante le quali resteranno ancora in vigore l’obbligo di utilizzo della mascherina nei luoghi pubblici al chiuso e all’aperto, il blocco dei trasporti e quello delle attività sportive.

La Magajna ha posto l’accento sulle preoccupazioni degli esperti riguardo il trend dei ricoveri nei giorni a venire, visto che è destinato a rimanere stabile. Bisogna infatti tenere conto che quelli che si trovano attualmente in ospedale sono coloro che sono risultati positivi una decina di giorni fa e quindi se l'andamento è questo il numero delle ospedalizzazioni non è destinato a diminuire.

Bisogna, perciò, far scendere ulteriormente il numero giornaliero dei nuovi positivi poichè solo così si potrà garantire il corretto funzionamento del sistema sanitario nazionale.

Ancora un piccolo sacrificio per far sì che tra due settimane si possa finalmente allentare qualcuna delle misure. Come d'altronde sicuramente dispiace il fatto che per le festività quest'anno non sarà possibile in tutte le città slovene organizzare le tradizionali manifestazioni natalizie, come quelle che in molte località accompagnano l'accensione delle luminarie nella prima domenica di avvento che, ha ricordato Kacin, quest’anno a causa del Covid sono state cancellate.

Barbara Costamagna

Foto: Reuters
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