I due cicli sono frutto degli ultimi vent’anni di lavoro del maestro Safet Zec, nato a Rogatica in Bosnia nel 1943, artista che nutre un profondo rispetto per le tragedie del nostro tempo e in particolare per quella di Srebrenica e l’attuale emergenza globale dei migranti, non senza un particolare accento sui bambini quali vittime innocenti. Come osserva la curatrice delle Gallerie costiere di Pirano, Nives Marvin, le 13 grandi tele del ciclo Exodus ricordano il ciclo Non siamo gli ultimi di Zoran Mušič su Dachau. Anche Zec è riuscito a realizzare queste opere solo a 25 anni dalla tragedia, negli anni dal 2017 al 2019. Si tratta di dipinti monumentali, il più grande, il polittico degli esodati intitolato La nave, misura 11 per 3,4 metri e trova ideale collocazione nell'ex magazzino del sale Monfort di Portorose. La mostra itinerante, che ha fatto tappa finora a Venezia, Torino, Roma, Srebrenica e, dopo Pirano andrà a New York, è accompagnata da un catalogo plurilingue con contributi di Giandomenico Romanelli e progetto grafico a cura della figlia dell'artista, Hana Zec. II dipinti realisti di Safet Zec sono, per ammissione stessa del pittore, un tentativo di reazione artistica al massacro di Srebrenica e rappresentano un modo per perpetuare la memoria del genocidio, che va inteso anche come denuncia ai fenomeni di negazionismo nei confronti di quel terribile massacro di innocenti. Dopo aver concluso gli studi universitari ed essersi specializzato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Belgrado Zec si fece conoscere già negli anni Ottanta per le sue straordinarie doti artistiche divenendo ben presto un artista affermato anche a livello internazionale. A seguito della guerra in Bosnia si trasferì da Sarajevo a Udine e, più tardi, a Venezia. In tutti questi anni si è dedicato alla produzione artistica, realizzando opere da lui esposte in Europa e negli Stati Uniti nell’ambito di oltre un centinaio di mostre, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Tra questi, nel 2007, la nomina a Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese. (mid)

Foto: Francesco Allegretto
Foto: Francesco Allegretto