Italo Calvino è uno degli scrittori italiani contemporanei che hanno riscontrato maggiore successo a livello internazionale, un autore molto tradotto anche in Slovenia, dove i suoi romanzi e racconti sono presenti nel catalogo di diverse case editrici. Fresca di stampa arriva ora ai lettori la prima edizione integrale delle sue "Fiabe italiane", un grande classico apparso nel 1956 da Einaudi, in cui lo scrittore ha messo insieme e tradotto dai vari dialetti il tesoro della tradizione popolare, 200 fiabe provenienti da tutte le regioni della Penisola (e anche dall'Istria e dalla Dalmazia, oltre che da Trieste e dal Friuli). Un lungo lavoro di ricerca, scriveva Calvino, dentro mondi lontani fatti "di boschi e palazzi incantati", tra cavalieri e malìe, dove "tutto ritornava possibile". E un lungo lavoro di riscrittura, con quel suo tocco inconfondibile, che ha contribuito alla fortuna della monumentale raccolta.

Ma dicevamo dell'edizione slovena, la prima completa: due volumi di 700 pagine ciascuno, splendidamente illustrati (da Ana Zavadlav), usciti da Mladinska knjiga dopo le due raccolte parziali pubblicate dalla stessa casa editrice nel 1961 e nel 1997. Tutta nuova è la traduzione, che ha tenuto impegnato per due anni Gašper Malej, capodistriano, uno dei più apprezzati traduttori letterari sloveni dalla lingua italiana. Un'esperienza - ci spiega - emozionante: "Analogamente a Calvino, 'gettato' in questo mondo di materiali popolari che nessuno prima di lui aveva riunito in un libro, anch'io sono rimasto affascinato, un po' spaventato e anche stupito da questa ricchezza e dalla forza vitale che fuoriesce da questi racconti. Racconti che sono stati organizzati da Calvino secondo una personale visione, la visione di un grande scrittore quale Calvino è stato, e non solo quella del 'collezionista' di materiale etnografico".