Foto: Reuters
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Domenica scorsa, gli agenti della questura di Capodistria, informati dai colleghi croati di Pisino che avevano ricevuto diverse richieste di aiuto da uno straniero che asseriva trovarsi nei boschi in prossimità dell'abitato di Rakitovec, nell'entroterra capodistriano, hanno inviato una pattuglia. Poco più tardi al numero per le emergenze un uomo ha segnalato il ritrovamento di due donne sulla collina di Mali Grižan, sempre nella stessa zona, di cui una priva di vita. Come riferito dalla questura di Capodistria, gli agenti giunti sul posto della segnalazione hanno trovato due cittadine nepalesi, una di 40 anni e il corpo esamine di una ventunenne, entrambe facevano parte di un gruppo di cinque persone che cercava di varcare il confine, croato - sloveno illegalmente. A causa delle cattive condizioni di salute della giovane, le due donne sono rimaste indietro rispetto agli altri compagni. La polizia e gli investigatori non hanno riscontrato circostanze sospette durante l'ispezione della scena. La procura ha aperto un'inchiesta e predisposto l'autopsia della vittima. L'altra donna nepalese di 40 anni ha presentato domanda di protezione internazionale. I flussi migratori negli ultimi anni sono stati solo rallentati dalla pandemia di Covid. In realtà il flusso di persone non si è mai arrestato, perché le cause motrici come le guerre, l'instabilità politica nei paesi di provenienza come pure la crescente disuguaglianza nord-sud sono rimaste invariate. L'innalzamento delle barriere tra gli stati comunitari per impedirne l'arrivo ha finito per incentivare un mercato per il traffico di migranti. Infatti, sempre domenica scorsa un furgone con targhe italiane ha speronato un'auto della polizia slovena presso il valico di confine di Dragogna. L'autista del mezzo e fuggito a piedi, mentre a bordo sono stati trovati 17 clandestini. Lunedì mattina invece nei pressi di Padena un'automobile con targhe italiane ha saltato un posto di blocco e sul mezzo abbandonato poi da conducente sono stati trovati quattro cittadini del Bangladesh. È difficile far proprie e comprendere le dinamiche di un viaggio verso l'ignoto, un viaggio della speranza a ogni costo, pronti a pagare anche con il prezzo più alto: la vita. Risulta chiaro, viceversa, perché persone senza scrupolo approfittano dell'altrui disperazione.

Corrado Cimador