Foto: MMC/RTV Slovenia
Foto: MMC/RTV Slovenia

L'iniziativa Capitale Europea della Cultura, progetto volto allo sviluppo delle città tramite la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione della cultura, che nel 2025 vedrà parimenti coinvolte Gorizia e Nova Gorica, rappresenta una grande opportunità per le due comunità nazionali, quella slovena in Italia e quella italiana in Slovenia. Le due città un tempo divise da un confine rappresentano da molti decenni un luogo d'avanguardia, capaci di trasformare le grandi idee in progetti concreti. “Nel convocare la riunione - ha detto il Ministro per gli sloveni all'estero Matej Arčon - che ho definito per la ricerca delle sinergie, abbiamo concordato di concentrarci maggiormente su alcuni progetti che rafforzino questo legame. Si tratta di progetti - ha precisato il Ministro - che abbracciano anche settori quali lo sviluppo economico e turistico e in un prossimo futuro sono certo coroneranno in un contratto o un memorandum". Come riporta l'agenzia di stampa STA, il Ministro ha auspicato, come avvenuto per Nova Gorica: ha presentato una candidatura che ha nella cooperazione transfrontaliera con Gorizia il proprio punto di forza, così anche le due comunità linguistiche agiranno in comune per valorizzare, nel miglior modo possibile, un territorio transfrontaliero unico. Alla riunione, infatti, si è deciso che i rappresentanti delle due comunità avranno tutta una serie di incontri per concordare i contenuti, che saranno poi finanziati da Slovenia, Italia o dalla Regione Friuli Venezia Giulia. "Ritengo sia importante rafforzare questo spazio transfrontaliero. È nello stesso spirito dell'Unione Europea, e questo spazio transfrontaliero può ulteriormente arricchire e rafforzare entrambe le minoranze" - ha dichiarato il ministro Arčon.
Alla riunione hanno preso parte Tatjana Rojc, rappresentante slovena, in forza al Partito Democratico, al Senato italiano e Felice Žiža, deputato al seggio specifico per il gruppo nazionale italiano al parlamento di Lubiana, i due hanno ribadito tanto la mancanza di una rappresentanza al Parlamento italiano di un deputato della minoranza slovena della regione Friuli-Venezia Giulia, quanto della buona prassi in materia di tutela della minoranza italiana in Slovenia. Žiža ha evidenziato che una volta ancora l'Ufficio per gli sloveni all'estero confida in un accordo bilaterale per il finanziamento di entrambe le comunità da parte dei rispettivi Paesi.
Presenti all'incontro con il ministro, anche le due organizzazioni di riferimento della comunità slovena in Italia, l'SSO e l'SKGZ, attraverso i rispettivi presidenti Walter Bandelj e Ksenija Dobrila, nonché Alberto Scheriani presidente della Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana.


Corrado Cimador