La centralizzazione degli ospedali regionali a partire dall'1 gennaio 2024 viene motivata tra l'altro dalla necessità di unificare il protocollo della diagnostica e delle terapie e dalla standardizzazione delle prestazioni medico sanitarie. Però per il presidente della Regione istriana Boris Miletić questo sarà un grande passo indietro sia per i cittadini che per i dipendenti ospedalieri. "Nella regione - ha dichiarato alla stampa - abbiamo raggiunto un livello di tutela sanitaria superiore alla media che noi vogliamo non solo mantenere ma elevare ulteriormente. Ogni regione ha delle specificità, che le autonomie regionali riconoscono molto meglio rispetto al sistema centralizzato". In questo senso Miletić ha ricordato che nei mesi estivi il numero delle persone in Istria risulta triplicato in seguito alla presenza dei villeggianti, molti dei quali hanno bisogno delle cure medico sanitarie per le quali non si dispone di personale sufficiente. "Per questo e altri problemi del sistema sanitario nazionale il Ministero dovrebbe trovare soluzioni efficaci e non centralizzare gli ospedali. Inoltre - così ancora il governatore - sono proprio la Regione nonchè le sue autonomie locali a pagare il 25% del credito bancario per la costruzione del nuovo ospedale di Pola, per cui la sua consegna allo stato avrebbe il carattere di uno scippo". Miletić ha quindi ricordato che ogni forma di centralizzazione finora attuata in Croazia ha prodotto solo danni, dal sistema giuridico a quello antincendio.
Valmer Cusma

L'ospedale di Pola - Foto: La voce del popolo
L'ospedale di Pola - Foto: La voce del popolo