Foto: Radio Capodistria/Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Fifaco

Decisamente una ristrutturazione riuscita quella del palazzetto dello sport "Burja" di Scoffie che è divenuto un impianto moderno e fruibile.
Gli interventi non si fermano soltanto alla nuova facciata esterna, ma comprendono un restauro praticamente totale; del resto, l'investimento è stato di due milioni di euro; il Ministero delle Infrastrutture ha contribuito con 475mila euro.

Dopo la demolizione del vicino edificio scolastico e la costruzione del nuovo centro educativo si è dunque passati alla "rinascita" della struttura del "Burja", che ora vanta anche un nuovo impianto energetico ed altri spazi adibiti alla formazione ed allo studio, progettati per soddisfare le esigenze di tutti.

Foto: Radio Capodistria/Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Fifaco

I lavori della palestra erano iniziati con la rimozione delle vecchie finiture, la demolizione di alcune mura, l'installazione di nuove porte e finestre ed il completo restauro del tetto. Tutti gli ingressi sono stati dotati di nuove tettoie, sia quello principale che quelli laterali, per tutta l'utenza.

L'investimento include anche l'ammodernamento interno dell'edificio, con il rinnovo completo dei servizi igienici, dei corridoi e degli spogliatoi. Sono state sostituite le porte interne ed i soffitti sono stati ribassati. Inoltre, sono stati rinnovati anche gli impianti elettrici per soddisfare gli standard moderni, inclusi quelli relativi alla sicurezza.

Nella palestra sono inoltre stati installati nuovi elementi che permettono di adattare l'area di gioco alle configurazioni diverse richieste dalle discipline sportive praticate.

Foto: https://antkoot.home.xs4all.nl/skofije97.htm
Foto: https://antkoot.home.xs4all.nl/skofije97.htm

Chissà che il rinnovato palazzetto di Scoffie non riporti anche l'attività musicale che negli anni '90 ha visto esibirsi artisti italiani di primo livello, che ora riempiono gli stadi di centinaia di migliaia di fan, come gli 883, Zucchero ed addirittura Vasco Rossi.

Foto: Radio Capodistria/Facebook/Radio Capris
Foto: Radio Capodistria/Facebook/Radio Capris

Davide Fifaco