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Un viaggio nella bellezza del Mare e delle sue ricchezze, come novelli Ulisse che hanno bisogno di un'Itaca da sognare, da scoprire ma soprattutto in cui tornare. Mosaico Adriatico nelle repliche estive va in onda ogni secondo venerdì intorno alle 22 e il sabato nel primo pomeriggio. Buon Vento!
Nelle terre plurali, in cui si mescolano culture e lingue diverse, un ruolo fondamentale di ponte lo hanno svolto i traduttori, che cercando di portare a termine il "compito impossibile" della traduzione sono riusciti a rendere manifesto il legame che attraversa tutta la letteratura: l'essere umano e le sue mille sfumature.
Che cosa vuol dire vivere a cavallo dei confini? In una mirabile citazione da "Alle spalle di Trieste" lo spiega lo scrittore istriano Fulvio Tomizza, che con Materada (1963) e La miglior vita (Premio Strega 1977) ha cercato di raccontare queste terre partendo dalla logica dell'inclusione, anche di parti diverse della propria stessa identità.
E' dedicata alla CUCINA l'ultima tessera del MOSAICO ADRIATICO che vi ha fatto compagnia negli ultimi nove giovedì e che vi ha portato alla scoperta di un patrimonio unico, composto di tante piccole grandi storie che raccontano le genti e i paesaggi dell'Alto Adriatico, un luogo in cui culture diverse si sono mescolate e hanno lasciato preziose tracce che possiamo ancora vedere oggi. Un omaggio alla trasmissione "La Barca dei Sapori" di Marino Vocci e che per quasi 15 stagioni ha esplorato la cultura e civiltà della tavola, un mondo in cui si accoglie, adatta e rielabora. Ma anche un modo diverso per stare insieme questa Vigilia di Natale così sui generis, ricordando il passato senza mai dimenticare di guardare con speranza e fiducia al futuro. Stasera alle 21.15 su TV Capodistria e online in diretta sul sito (In replica venerdì alle 17.10 e martedì alle 22.45) BUON VENTO e cordialmenteCIAO
In questi giorni di tersa aria invernale, oltre l'orizzonte del mare Adriatico sono apparse innevate e bianche le montagne a ricordarci la loro millennaria presenza, come una corona che guarda il mare e le sue genti. La penultima puntata di Mosaico Adriatico è dedicata proprio a loro, i MONTI, parte fondamentale del paesaggio alto-adriatico e luogo di ricerca e amore anche per chi partiva dal mare. Mosaico Adriatico va in onda giovedì alle 21.15, in replica venerdì alle 17.10 e martedì alle 22.45
Lo aveva capito già nel 537 dopo Cristo, il filosofo e politico Cassidoro che l'Alto Adriatico ha una conformazione particolare in cui i fiumi rappresentano un prolungamento del mare per i suoi abitanti. "Quando il mare è in tempesta, vi si offre la possibilità dei corsi fluviali" scriveva nella sua Lettera ai Tribuni Veneziani in cui descrive la cultura di questi ultimi. L'Ottava puntata di Mosaico Adriatico, in onda giovedì alle 21.15 (replica venerdì alle 17.10 e martedì alle 22.45) sarà dedicata ai corsi d'acqua dolce e ciò che rappresentano in quest'area, proverbialmente interessata dalla mancanza d'acqua.
Qual è il motivo per cui le terre di confine da sempre producono tanta letteratura e quale l'apporto delle parole alla vita di ciascuno? Domani sera alle ore 21.15 andrà in onda un'altra tessera del MOSAICO ADRIATICO che vi porterà alla scoperta delle illustri tracce di grandi poeti e della pittura e dei veri protagonisti che hanno contribuito a creare un "mito" dell'area Alto Adriatica come luogo di contraddizioni e conflitti, ricomposti anche attraverso la letteratura. In replica venerdì alle 17.10 e martedì alle 22.45
Ogni giovedì alle 21.15 (in replica venerdì alle 17.10 e martedì alle 22.45) in onda su TV Capodistria una tessera di MOSAICO ADRIATICO, la serie di 10 documentari curati da Martina Vocci sul patrimonio culturale dell'Alto Adriatico.
"Gente di confine vuol dire fragilita' estrema" scrive Nelida Milani nel suo romanzo composto a quattro mani con Anna Maria Mori "Bora" che apre la quarta tessera del Mosaico Adriatico. Protagoniste di queste quarta puntata alcune storie del bene piu' prezioso delle terre Alto Adriatiche: gli incontri con le sue genti. Poco importa allora che siano i viaggiatori leggeri Anna Rastello e Riccardo Carnovalini che lo scorso anno hanno percorso oltre 12 mila chilometri a piedi attraverso l'Europa o le storie delle tabacchine di Rovigno, la bellezza dell'incontro con l'Altro si offre alla curiosita' di chi e' pronto a mettersi in ascolto senza pregiudiyi e affidandosi alle persone che si incontrano sul cammino. Preziosi anche stavolta i contributi d'archivio: dai volti del secolo scorso custoditi alla Fototeca dei Civici Musei di Storia e Arte del Comune di Trieste a quelli del fotografo Mario Magajna, dai fondi del Primorski Dnevnik conservati alla Biblioteca Nazionale Slovena e degli Studi. Appuntamento stasera alle 21.15 con Mosaico Adriatico - Genti, in replica venerdi' alle 17.10 e martedi' alle 22.45.
»L'Adriatico è uno straordinario eco-mosaico paesaggistico, ambientale e culturale, fatto di città piccole e grandi, di paesi, boschi, pietre, pascoli, piccoli e preziosi arativi, grotte, lande, acque e mare. Un paesaggio culturale e colturale che è un piccolo compendio dell'universo: costruito dall'uomo con grande sapienza, ingegno, rispetto e delicatezza; poi custodito e valorizzato con grande lungimiranza.« Le preziose parole di Marino Vocci, che per anni è stato al timone della Barca dei Sapori, la trasmissione che con oltre 300 puntate ha portato alla scoperta di scorci inediti della cultura e della civiltà della tavola in queste terre, sottolineano come la visione d'insieme dell'eco moscaico Alto Adriatico sia un passo fondamentale per la conoscenza di questi luoghi. E nella bellezza della diversità parte importante hanno anche i boschi, non solo il famoso bosco di San Marco di Montona, che fu una delle tante fortune di Venezia in terra istriana, ma anche i boschi del Nevoso e quelli un po' più in là raccontano grandi storie che vengono da un passato che ormai ci sembra remoto e che, invece, ha profonde somiglianze con il presente. E poi ci sono le querce istriane, questi straordinari esemplari che dominano il paesaggio con la loro maestosità silenziosa e imponente. Un simbolo che rappresenta anche tutte quelle persone che negli ultimi cinquant'anni hanno lavorato controcorrente per una cultura della pace e della convivenza in luoghi segnati dalla storia del secolo breve. Preziosi contributi d'archivio in questa puntata dagli archivi di TV Capodistria, materiali in parte inediti, e le fotografie dell' Archivio Corpo Forestale Regionale FVG – Centro didattico naturalistico Basovizza che mostrano una foresta di Montona come luogo di lavoro e, per la prima volta nella storia, di attenta e oculata pianificazione.
Dalle parole di Scipio Slataper, passando per Pirano e Salvore, l'Adriatico è un mare di pietra in cui il bianco dei calcari e il grigio delle marne arenarie dipingono un quadro di raro splendore e bellezza insieme al verde azzurro delle sue acque.
Giorgio Depangher e Carlo Finocchiaro, due storie, due "poesie" che raccontano del profondo legame con gli anfratti nascosti delle pietre del Carso.
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